Il riscaldamento globale provoca un rallentamento del flusso di acqua calda verso il Nord Atlantico, se non si ferma il fenomeno alzerà le acque a ovest inghiottendo le coste degli Stati Uniti e provocherà tempeste invernali e siccità estive in Europa.
La corrente del golfo si è indebolita a causa dal riscaldamento globale. Si tratta di uno dei più importanti sistemi di trasporto del calore del Pianeta, la sua alterazione potrebbe accelerare il cambio del clima sulle due sponde dell'Atlantico settentrionale. Portando acqua calda dai Caraibi al Mare del Nord attraverso l'Atlantico, la corrente del golfo rende possibile la vita nel Nord Europa, dove si registrano temperature e fenomeni atmosferici molto più miti rispetto alle medesime latitudini in America e in Asia.
Nello studio pubblicato su Nature Geoscience, un gruppo di scienziati irlandesi, britannici e tedeschi afferma che siamo di fronte al peggiore rallentamento degli ultimi 1000 anni. Un grido di allarme. Il capovolgimento meridionale della corrente atlantica (Amoc), il sistema oceanico da cui dipende la corrente del golfo, porta verso nord le acque calde e saline di superficie dell’equatore e spinge a sud le acque profonde e fredde, sostiene Stefan Rahmstorf del Pik, l’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam (Germania). Meccanismo alterato dal global warming con l’incremento delle piogge e lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia: il conseguente maggior afflusso d’acqua dolce riduce la densità delle acque, ne impedisce l’inabissamento e rallenta il flusso dell’Amoc. Da metà del Novecento, secondo precedenti studi di Rahmstorf, la corrente del golfo era già rallentata del 15% in conseguenza del riscaldamento globale. Gli scienziati deducono l’evoluzione delle correnti oceaniche combinando i dati su variazioni di temperatura nell’Atlantico, distribuzione delle masse d’acqua e granulometria dei sedimenti abissali. Si è registrato un primo indebolimento dal 1850, seguito da uno più accentuato dal 1950: dati confermati dal rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc).
Questo preoccupante fenomeno può aumentare il livello del mare sulle coste atlantiche di Canada e Stati Uniti, aumentare la frequenza di tempeste in Europa ma anche di prolungati periodi di siccità estiva e, nel tempo, può inasprire sensibilmente il clima e di conseguenza peggiorare la qualità della vita in Nord Europa. Secondo Rahmstorf, la corrente del golfo potrebbe indebolirsi del 34-45% entro il 2100, rischiando di diventare instabile e arrivare a un punto di non ritorno.