LE GRANDI CASCATE DEL VENEZUELA

Oltre l’Orinoco nel parco nazionale che ospita il più vertiginoso salto d’acqua del Pianeta e una serie di cataratte ancora più spettacolari

Da Caracas, l’aereo sorvola per due ore l’entroterra e l’immensa valle dell’Orinoco -  il terzo fiume del Sud America, un ‘grande serpente liquido’ (come lo chiamano gli indios locali) lungo 2150 km - prima di atterrare a Canaima, tra le tepuy, le montagne piatte della Gran Sabana. Altopiani erosi dai millenni, chiamati ‘isole del tempo’. Santuari della biodiversità. Rocce che i geologici leggono come un libro aperto sulla storia del pianeta: racchiudono molte specie animali e vegetali scomparse dal resto del Sud America. Tra maschere, giungla e guide indios, Canaima è la base per visitare Salto Angel, la cascata più alta del mondo e il Parque Nacional de Canaima, una riserva naturale di tre milioni di ettari, il sesto più grande parco nazionale nel mondo. Comprende la Laguna di Canaima, il bacino del fiume Carrao, le montagne della Sierra de Lema, la Gran Sabana e il Salto Angel. Una vasta gamma di habitat: montagne, lagune, cascate, foreste e savane accomunate da flora esuberante, espressione di una straordinaria biodiversità botanica. Si alloggia nei bungalow del Campamento Canaima, il centro logistico da dove si visita il parco nazionale con spedizioni su piroghe a motore. La barca scivola sulla laguna formata dal salto Ucaima, una cascata con un fronte di centinaia di metri spezzato in decine di rivoli e tagliato da arcobaleni. Sull’altra sponda un breve sentiero nella selva conduce a Salto Sapo, dove si imbocca il cammino di roccia che – tra spruzzi e riflessi – attraversa la cataratta. Per poi rinfrescarsi con un tuffo in una pozza di acqua, colore del tè ma purissima: la tinta deriva dal tannino scaricato nel fiume dalla vegetazione. E seguendo una guida indios si raggiunge la cima del tepuy, dove la valanga di acqua cade e precipizio e la Gran Sabana appare come un oceano verde all’orizzonte. La stagione migliore per visitare il parco è quella secca: va da gennaio a marzo.

LA VISITA A SALTO ANGEL

Dal Parque Nacional de Canaima ci sono due opzioni per vedere Salto Angel, la più alta cascata del mondo: 972 metri d’acqua che precipitano lungo una parete verticale dalla cima di un tepuy. Un breve volo mozzafiato sulla cascata con un leggero Cessna a cinque posti. O un itinerario di tre giorni tra piroga e trekking nella giungla con una sosta a Isla Orquidea, prima di raggiungere il Salto. Quest’ultima è una scelta avventurosa che richiede allenamento, buona forma fisica e grande capacità di adattamento: bisogna portare la propria amaca, una zanzariera e repellente per insetti. Perché Salto Angel è una meraviglia nascosta. Rimase segreta fino al 1937, quando lo scoprì l’aviatore statunitense Jimmy Angel, da cui prese il nome. La cascata da Guinness dei Primati si trova in una regione torrida (caldo umido) quanto selvaggia popolata da migliaia di farfalle con cangianti ali blu, gialle, arancio o viola che si librano tra la frescura prodotta dalla cataratta.

28/06/2011

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