Dalle verdi foreste di Yosemite e Sequoia & Kings Canyon, fino ai deserti della Death Valley
È una natura grandiosa quella offerta dai parchi della California. Paesaggi vigorosi quanto diversi. Dalle verdi foreste di Yosemite e Sequoia & Kings Canyon, dominate da alberi torreggianti e squarciate da impetuose cascate: parchi di montagna frequentati da scalatori e percorsi da reti di sentieri. Ai deserti di Death Valley e Joshua Tree con depressioni saline, dune e cactus. Fino al parco marino di Channel Islands con balene, leoni ed elefanti marini. Cinque parchi nazionali, aperti tutto l’anno, che rappresentano la varietà naturalistica della California. Per evitare i furti della merenda stile Yoghi, nei parchi è obbligatorio tenere le provviste nei metal food storage box forniti dai ranger, che cercano di limitare i contatti dei turisti con gli orsi bruni.
Dominato dai 3997 metri del Mount Lyell, è il principale della California, protetto dal 1890. È diviso in 4 regioni con 1300 km di sentieri. La più spettacolare è Yosemite Valley: di origine glaciale fu formata milioni di anni fa dal sollevamento della Sierra Nevada. Ha monoliti con pareti verticali, frequentate da scalatori. Scenari alpini racchiudono foreste di querce, aceri, cedri, sequoie, pini e abeti: le si attraversa per raggiungere vertiginose cascate. Le Yosemite Falls (739 metri), formate da tre salti consecutivi, sono le più alte del Nordamerica. Un ripido sentiero di 6 km porta in cima alla cataratta. La Yosemite Valley è percorsa da una strada con viste mozzafiato. Vanta 1500 specie botaniche ed è il parco più ricco di fauna: cervi, scoiattoli, coyote, procioni, moffette, donnole, martore, tassi, marmotte, volpi e lontre. Più rari orso nero e puma. È un paradiso del birdwatching con 230 specie di uccelli. Nello Yosemite National Park c’è il Wawona Tunnel Tree, la sequoia gigante in cui nel 1881 fu scavato un tunnel stradale: l’albero è caduto nell’inverno del 1968. www.nps.gov/yose
01/08/2011. La direzione dello Yosemite N.P. ha deciso di abbattere il prossimo autunno centinaia di pini gialli alti fino a 55 m per 1,2 m di diametro e cedri-incenso (45 m per 2,7), perché oscurano la vista nel 28% delle maggiori attrazioni e riducono il godimento del 54% dei 181 panorami. Dati ricavati da un sondaggio tra i 3.700.000 turisti che visitano ogni anno il parco. Un precedente pericoloso: il cliente (visitatore) è più importante della natura da proteggere. Gli ambientalisti protestano. Non saranno comunque toccati gli esemplari più vecchi (nessun abbattimento oltre i 130 anni) e quelli più a rischio, come la quercia nera della California, i pini bianchi e il pinus lambertiana, secondo solo alle sequoie per altezza, 60 m, che vive fino a 500 anni.
Due parchi contigui racchiudono l’albero più grande del pianeta e la maggiore gola della California. Di fronte ai picchi della Sierra Nevada, la Kings Canyon highway costeggia il dirupo offrendo la vista sulla ferita scavata nella roccia per 2600 metri di profondità dall’omonimo fiume. È un parco di montagna con strade ripide e tortuose: la Mineral King Road ha un record di 698 curve. La prima attrazione sono le sequoie giganti. La Giant Forest ospita il mitico General Sherman Tree: 3000 anni di età, 84 metri di altezza, 12 di diametro, 1260 tonnellate di peso; il Guinness del mondo vegetale. Lo si raggiunge seguendo per 3 km il sentiero che inizia a sud di Lodgepole. Nel parco ci sono 75 distinte foreste di sequoie, che in quota lasciano il posto alle conifere, fino ad altipiani erbosi con laghetti alpini. Ha grotte frequentate da speleologi. È popolato da scoiattoli, cervi, orsi bruni, procioni, moffette, coyote e serpenti a sonagli. www.nps.gov/seki.
Resa famosa dal film di Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, la Death Valley è un mix di deserti di sabbia, pietra e sale, di canyon, rocce, monti brulli e crateri formati da meteoriti. Dal Dante’s View, a 1669 metri, si spazia sul Badwater, la depressione salina di 86 metri sotto il livello del mare. Per ritrovare i luoghi del film si va alle Sand Dunes, dove si rotolavano i suoi interpreti. E all’alba a Zabriskie Point, per vedere nascere il giorno dove le dune si sono pietrificate in stravaganti rilievi di arenaria. La valle iniziò a formarsi 200 milioni di anni fa, quando la regione era coperta dal mare: ci sono fossili di pesci. La depressione fu creata dal susseguirsi di eruzioni vulcaniche. La chiamarono Valle della Morte i pionieri che l’attraversavano nella corsa verso la costa: era il tratto più duro del viaggio per siccità e temperature estive oltre i 50 gradi. In primavera il suo deserto di pietra si riempie di fiori. Vi crescono 30 tipi di erbe e decine di varietà di fiori selvatici tra cui orchidee e mughetti. E dopo il tramonto escono dalle tane volpi, lucertole e topi canguro. www.nps.gov/deva.
Info su camping nel Joshua Tree National Park
Presenta un ambiente desertico simile a quelli di Arizona e Sonora (Messico). È disseminato di alberi Joshua, una varietà di yucca a cui gli U2 dedicarono nel 1987 l’album Joshua Tree. Il nome biblico fu dato alla pianta dai mormoni: l’imponenza (è alto 20 metri) ricordava loro il profeta Giosuè in preghiera, i suoi rami sembrano braccia rivolte al cielo. Parco nazionale nel 1994, ha una barriera sparti clima a 1000 metri che separa due diversi ambienti. A bassa quota riproduce l’habitat del deserto della Sonora con cactus e Joshua Tree. Più in alto coniuga i Joshua con oasi di palme e con le Wonderlands of Rocks, bizzarre formazioni rocciose diventate una palestra per scalatori. Ha un clima molto estremo, in estate il termometro supera i 40 gradi e si scatenano frequenti temporali, in inverno ci sono forti escursioni termiche tra giorno e notte, il periodo migliore per visitarlo sono autunno e primavera, in aprile e maggio fiorisce il deserto. www.nps.gov/jotr
Info su campeggio nel Joshua Tree National Park
È un parco marino, al largo della costa sud della California, formato da cinque isole (Anacapa, San Miguel, Santa Barbara, Santa Cruz e Santa Rosa) che ospitano 145 tra specie animali e vegetali endemiche, oltre a mammiferi e uccelli marini. Parte della catena montuosa di Santa Monica, che si allunga a nord di Los Angeles, l’arcipelago si formò alla fine dell’era glaciale, quando l’innalzamento delle acque sommerse buona parte dei rilievi. La prima attrazione è la fauna. Vivono qui 150.000 leoni marini e di 10.000 elefanti marini. Si avvistano le balene grigie durante la loro migrazione dall’Artico alla Baja California (Messico) per gli accoppiamenti. Più rare le balenottere azzurre. Comuni i delfini. Eccezionale lo snorkelling tra i variopinti pesci subtropicali. È una meta per birdwatcher con 200 specie di uccelli, tra cui procellaria, cormorano, pellicano, sterna, pulcinella e alca. www.nps.gov/chis