Stop ai progetti in Cina, Brasile e Portogallo. Dubbi sulla validità degli investimenti in Gran Bretagna. Mancati obiettivi strategici in Francia e Giappone. Resta il rebus di come ridurre l'inquinamento del trasporto aereo e su gomma.
Il concetto dell'alta velocità ferroviaria sembra andare in crisi a livello globale e non a causa delle proteste dei no-Tav in Val di Susa, elemento assai marginale nelle strategie planetarie. E non sono i temi ambientali a rimettere in discussione i progetti per le grandi opere dall'Asia all'America Latina, fino alla vecchia Europa. Piuttosto elementi come sicurezza, investimenti astronomici per la costruzione di nuove linee, scarsa redditività di quelle esistenti, mancato obiettivo di decongestionare le megalopoli. E sempre più spesso i prezzi proibitivi dei biglietti, non accessibili ai più, che fanno viaggiare i costosi treni veloci semi vuoti e non li rendono competitivi con i voli low cost, vanificando l'unico ruolo a vantaggio dell'ambiente dell'alta velocità.
VANTAGGI AMBIENTALI DELL'ALTA VELOCITÀ?
Sorgono problemi in molti dei sei Paesi coinvolti nell'alta velocità (Giappone, Francia, Germania, Italia, Spagna e Cina). Quelli italiani sono noti a tutti. La Cina ha sospeso i progetti dopo l'incidente dello scorso luglio sulla Pechino Shanghai con il disastroso scontro tra due convogli da 400 kmh. Francia e Giappone, i primi due Paesi a creare queste infrastrutture (Tgv e Shinkansen), forniscono efficaci servizi tra destinazioni di medio raggio (400-800 km) ma non sono riuscite in uno degli obiettivi strategici della Tav: decentrare, grazie a trasporti rapidi, parte della popolazione di Parigi e Tokyo, che invece di decongestionarsi hanno continuato a crescere.
IL PROBLEMA DEGLI INVESTIMENTI
Dopo l'interruzione seguita all'incidente di Wenzhou nel luglio 2011 (35 morti), riparte il progetto alta velocità ferroviaria in Cina coi lavori per la linea Canton, Shenzen, Hong Kong. Quello cinese è il più ambizioso programma tav del mondo: prevede una rete di 30.000 km, che nel piano iniziale doveva essere coperto al 50% entro fine 2012. Nel giugno 2011 è entrato in servizio la tratta più importante, la Pechino - Shanghai: 1318 km coperti in 5 ore con 2 fermate intermedie da treni che raggiungono i 312 kmh. 19/02/2012
Brian Nye manager di Australian Railway Association ha affermato “Il tempo dell’alta velocità è arrivato anche per noi” in riferimento al progetto di una nuova linea ferroviaria di 1800 km che colleghi le principali città della costa est dell'Australia: Brisbane, Sydney, Canberra e Melbourne. L'attuazione del progetto è studiato da Italferr (Gruppo Ferrovie dello Stato) che ha da poco firmato un contratto col colosso mondiale dell'ingegneria AECOM. L'Australia può probabilmente permettersi di realizzare questa linea ad alta velocità grazie alle grandi plusvalenze del suo settore minerario (contribuisce a oltre il 50% del Pnl) dovute all'aumento dei prezzi delle materie prime negli ultimi anni. 23/02/2012
Lo stato più ricco degli Usa deve archiviare il sogno di un treno ad alta velocità (350 kmh) che colleghi in 3 ore Los Angeles alla baia di San Francisco a causa dell'aumento dei costi triplicati rispetto al primo progetto (da 33 a 90 miliardi di dollari) e dei tempi dei lavori raddoppiati (da 12 a 25 anni). Il Parlamento federale non è disposto ad autorizzare un simile esborso e il prestito obbligazionario legato a questo progetto tav coprirebbe appena il 10% del costo. Fonte: The Economist. 12/03/2012
Il progetto di un treno ad alta velocità attraverso gli Stati Uniti sembra archiviato per sempre. Sponsorizzata da Obama nel pacchetto di stimolo all'economia del 2008, la Tav made in Usa è stata fermata dal problema costi e dall'opposizione dei repubblicani (destra) contrari a spendere soldi pubblici per il trasporto (negli Usa è quasi completamente privato). Ora anche la California, lo stato più ricco, dove Obama aveva convogliato i fondi federali per la Tav (da Los Angeles a San Francisco in 3 ore a 350 kmh), deve rinunciare al progetto per l'opposizione dei cittadini (contrari il 76% dei repubblicani e il 47% dei democratici) e per costi (lievitati da 33 a 90 miliardi di dollari) e tempi dei lavori (raddoppiati da 12 a 25 anni). Fonte: The Economist. 05/06/12
Contrordine: il senato della California, nonostante lo Stato sia vicino alla bancarotta e l'opposizione repubblicana, ha appena approvato il finanziamento di 68 miliardi di dollari per linea ferroviaria ad alta velocità da Los Angeles a San Francisco. 13/07/12
La Cina scommette tutto sulle ferrovie ad alta velocità per il trasporto merci: secondo Pechino strategico per creare e dominare il maggiore spazio economico del mondo. E si allea con due grandi potenze asiatiche, Russia e Turchia, per realizzare la Trans Asia Railways, la più grande rete ferroviaria mai esistita con un'estensione complessiva di 81.000 km di rotaie che permetterà di viaggiare dal Mare del Giappone al Mare del Nord e al Golfo del Bengala. Nella sola Cina la costruzione della Tav coinvolgerà il 3,6% del territorio. Ma interesserà altri 40 Paesi in 4 direttrici principali. Un corridoio principale di 32.000 km dalla Corea all'Europa via Cina, Mongolia, Kazakistan e Russia. Un altro verso il Sud-Est Asiatico che colleghi la Cina con città e porti di Laos, Cambogia, Myanmar, Thailandia, Malesia e Singapore. Uno ben più lungo che, attraverso Myanmar e Thailandia, unisca la Cina a Banglasdesh, India, Pakistan, Asia centrale e Turchia. E un ultimo tra Europa settentrionale e Golfo Arabico. Intanto è stata inaugurata la Tav Pechino-Canton: 2300 km coperti in 8 ore da un treno che viaggia a una media di 300 kmh comprese 35 fermate (la potenza reale è di 500 kmh). Nel 2016 raggiungerà Hong Kong attraverso una ferrovia sotterranea di 26 km. La Cina è già il Paese con la più estesa rete Tav in funzione.
04/03/13