I più famosi alpinisti riuniti a Biella per confermare l'impegno in difesa dell'integrità dell'ambiente d'alta quota.
Mountain Wilderness, l’associazione per la difesa dell'alta montagna incontaminata, compie 30 anni. Fu fondata nel 1987 a Biella, durante un convegno internazionale sulla montagna, con un manifesto programmatico (le Tesi di Biella) che delineava azioni per la protezione e la tutela della natura selvaggia in alta quota. E per stimolare la consapevolezza ambientale in strati sempre più ampi di frequentatori della montagna.
Mountain Wilderness si riferisce agli ambienti montani dove si può ancora sperimentare un incontro diretto con i grandi spazi e viverne in libertà la solitudine, i silenzi, i ritmi, le dimensioni, le leggi naturali, i pericoli. Per stimolare un rapporto creativo tra l'uomo moderno e gli ambienti naturali e dare un senso non effimero all'avventura.
Nel 1987 il convegno elesse 21 garanti, scegliendoli tra i più famosi alpinisti del mondo. Presidente onorario fu nominato sir Edmund Hillary, il neozelandese che nel 1953 raggiunse per primo la vetta dell'Everest. Tra i garanti gli italiani Reinold Messner, Roberto Osio, Carlo Alberto Pinelli e Alessandro Gogna. Tra gli stranieri Kurt Diemberger, Chris Bonington, Jim Bridwell, John Hunt, Wanda Rutkiewicz, Bernard Amy, Francois Labande, Michel Piola e Harun Tazieff.
Per celebrare l'anniversario e ribadire l'impegno trentennale, il CAI di Biella, insieme a Mountain Wilderness, ha in programma per l’11 novembre una giornata di seminari e incontri con scrittori, giornalisti ed esperti di montagna e ambienti d’alta quota. Verranno discusse le problematiche legate alla montagna e le contraddizioni tra sviluppo e necessità di tutela, per immaginare un nuovo futuro possibile per gli ambienti d’alta quota. Il convegno avrà luogo a Biella negli spazi innovativi di SellaLab in via Corradino Sella 10.