Anche i politici e la regina si spostano in bicicletta, il mezzo di trasporto preferito dai danesi. Itinerari in tutta la Danimarca grazie a 12.000 km di piste ciclabili.
Copenaghen è la città più ciclabile del mondo secondo l'Unione Internazionale Ciclismo (Uci) con 390 km di ciclovie per 518.000 abitanti, e altri 100 km in costruzione. Diventano 12.000 km in tutta la Danimarca, un Paese di 43.093 kmq (come Lombardia e Veneto messi insieme). Servizi frutto di investimenti pubblici ma anche dello stile di vita scandinavo. La bici è uno dei mezzi di trasporto preferito dai danesi, che la usano tutta la vita e, nonostante i rigidi inverni, tutto l’anno: ci sono 980 bici ogni 1000 abitanti. Il 55% dei pendolari va a lavorare o a studiare a Copenaghen pedalando. Le bici possono essere trasportate sull'intera rete di metropolitane (non nelle ore di punta), treni urbani e nazionali. Sulla Nørrebrogade, una delle principali arterie cittadine, i semafori garantiscono a chi pedala su due ruote un’onda verde che, nelle ore di punta diurne e serali, permette di coprire i 2,5 km che separano Nørrebro alla zona dei laghi in 7 minuti e mezzo a una media di 20 km orari. Efficienza ma anche sobrietà scandinava: è normale vedere i politici parcheggiare le due ruote davanti al Parlamento e persino la regina e gli altri membri della famiglia reale usano la bici per spostarsi in città.
I turisti possono usufruire del servizio di City Bikes pubbliche lasciando un deposito di 20 corone danesi (meno di 3 euro). Molti alberghi affittano biciclette ai loro clienti per circa 100 corone al giorno (14 euro). E Copenhagen Tour e Bike Copenhagen with Mike organizza visite guidate di Copenaghen (anche a tema) su due ruote per singoli o gruppi.
La conformazione del territorio, soprattutto piatto nelle isole di Selandia (Copenaghen) e Fionia, e piattissimo nella penisola dello Jutland, rende la Danimarca il Paese ideale per il cicloturismo, che qui non richiede un particolare allenamento ed è praticato anche da famiglie con bambini. Le piste ciclabili raggiungono anche gli angoli più remoti del Paese. Si pedala lungo 7000 km di coste con spiagge, fari, villaggi di pescatori e viste sul Mare del Nord. Tra morbidi paesaggi agresti, boschi e campagne bucoliche colorate di giallo in primavera dalla fioritura della colza. Tra fattorie e castelli. Le ciclovie sono indicate da una segnaletica rappresentata da una bicicletta bianca su sfondo azzurro e da un numero, un nome o un logo che indicano il tipo di itinerario che si sta percorrendo. Ci sono 11 itinerari ciclistici nazionali lunghi da 230 a 650 km, tranne il n°10 – Giro di Bornholm – lungo solo 105 km. L'itinerario della costa occidentale attraversa paesaggi di dune battute dal vento, mentre quello sulla costa orientale è più riparato e si snoda lungo le spettacolari insenature dello Jutland orientale: fanno ambedue parte della strada ciclabile del Mare del Nord, una ciclovia internazionale che collega sette paesi e può essere completata pedalando per 3 o 4 mesi. Una pista ciclabile internazionale collega anche, in 610 km, Copenaghen a Berlino. Per chi desidera prendersela più calma o visitare un’area ristretta c'è la rete di itinerari ciclistici regionali.
La Selandia del Nord offre un’ampia scelta di ciclovie panoramiche. Come la Strandvejen (via della spiaggia), tra Copenaghen e Helsingør e tappa del Percorso Margherita, una strada che attraversa paesaggi molto suggestivi. Da qui si gode la vista sullo stretto dell’Øresund, con le imponenti ville che popolano la costa e si incontrano la Bellevue Beach, il Dyrehaven (Parco dei cervi) e il castello dell’Eremitage. Sul percorso si incontrano numerose attrazioni: il Danmarks Aquarium (Acquario della Danimarca) a Charlottenlund, il Museo di Karen Blixen a Rungsted, il museo d’arte moderna Louisiana a Humlebæk e il Castello di Amleto a Helsingør.
In Jutland, la cittadina di Århus vanta il record di ciclabilità della Danimarca con 575 km di piste ciclabili per 284.000 abitanti. L'intero piano urbanistico è dedicato ai ciclisti con segnaletica luminosa sulle ciclovie, punti di sosta con pompe pneumatiche per gonfiare le gomme, bici-barometro, officine di riparazione e parcheggi a due piani per biciclette.