In Idaho, la patria della mountain bike, tra percorsi di cicloturismo è una natura grandiosa. Itinerari di mtb cross country, su asfalto e urbani per scoprire un'America diversa.
testo e foto di Carlo Ferrari
L’Ovest degli Stati Uniti ha molto da offrire a chi ama uno stretto contatto con la natura, sia fine a se stesso quanto legato ad attivita’ sportiva. L’Idaho riserva una impensata quantità di piste ciclabili unbane, extraurbane, pavimentate, sterrate, combinate tra di loro, ricavate dal recupero di strade e ponti dismessi o da vecchie linee ferroviarie. Da pochi km a centinaia. E tutti riservati alle due ruote.
Per la cronaca l'Idaho è - con la cittadina alpina di Sun Valley - e in competizione con la Marin County della California, accreditata come patria della mountain bike, mezzo che esordì a metà anni settanta. La Sun Valley offre oltre 700 km di percorsi mtb cross country, e diversi downhill sulle pendici del Bald Mountain serviti da impianti di risalita, oltre a una pista ciclabile in asfalto di ben 40 km.
La bici ha bisogno di spazio, di aria pulita, di circuiti sicuri, di servizi integrati e magari di servizi accessori come rifornimenti di acqua e ritirate. Tutto questo, nei giganteschi spazi naturali che l’ Idaho mette a disposizione, e nell’educazione statunitense al movimento del corpo e della mente è possibile, talmente possibile che è entrato nel costume della gente. L’outdoor è stile di vita per gli americani che tutto il possibile hanno fatto per accasarsi lontano dalle grandi citta’, là dove le grandi riserve naturali sono a due passi da casa e dove appena usciti da essa, inforcata la bici o gli scarponcini, ci si ritrova in breve in una dimensione difficile da raccontare, impensabile per chi vive in ambienti compressi, angusti e violentemente urbanizzati come i nostri. Grande due terzi l’Italia presenta una densità abitativa ben 30 volte inferiore, con la capitale, Boise, denominata la città degli alberi’, classificata tra le 10 città piu’ ciclabili del mondo. Ciclabile e vivibile, come le sorelle minori, in testa a tutte Coeur d’Alene e la sciistica Sun Valley. Strade larghe, spazi verdi, spazi comuni, eventi culturali, aree pedonali, abitazioni basse che non nascondono il sole e una popolazione civile, educata, cordiale, semplice e originale come la propria terra.
Si arriva in zona, da Boise, uscendo in direzione ovest per la Hwy 84 fino a Peyette, dove si devia sulla 95 fino a Cambridge e dunque si prende la 71 fino a destino. Il modo per riempire una giornata integrando una pedalata con una escursione sullo Snake River. Pernottare allo Hells Canyon Adventure Lodge (www.hellscanyonadventures.com), che oltre a essere un posto carino è collocato in giusta posizione, per non perdersi la bellezza del percorso e contemporaneamente essere a giusta distanza dal Visitor Center, da dove partono le imbarcazioni. Da non sottovalutare la distanza (breve) che separa dal molo, perché la partenza è alle 10 ma, essendo in una gola, se volete fare delle foto, non potete partire prestissimo. Il tragitto è un saliscendi appena apprezzabile, di circa 23 km, con pochi strappetti. Arrivati alla Hells Canyon Dam si scende nella gola e in meno di 1 km si giunge al Visitor Center. Qui si possono lasciare le bici e, scesi all’imbarcadero, prendere posto e godersi discesa e risalita del fiume sulle rapide con sosta a un vecchio insediamento di pionieri. Si ritorna verso le 16 o 17.
Si trova nel nord dello stato. Da Historic Wallace prendere la Hwy 90 in direzione est, entrare nel Montana e poco dopo prendere la uscita 5 e seguire le indicazioni che in 3,5 km portano a East Portal. É un must per gli amanti del fuoristrada formato famiglia. 24 km recuperati dalla alienazione della vecchia linea ferroviaria di fine ‘800 che da Milwaukee arrivava al Pacifico. Un paesaggio forestale grandioso, battuto da centinaia di scoiattoli e cervi, che presenta otto tunnel, il primo di 2750 m e sette ponti reticolari in ferro e legno alti da 30 a 80 m. Si parte da East Portal e si scende su di una pendenza del 2% fino all’arrivo di Pearson. A questo punto si può optare per il rientro a pedali a ritroso o caricare la bici sul bus-shuttle che riporta alla partenza. Da non dimenticare una robusta giacca per l’attraversamento del St. Paul Pass Tunnel, all’interno la temperatura, umidissima, è vicina allo zero.
La cittadina su cui fare base è Wallace, dove si pernotta al The Wallace Inn (www.thewallaceinn.com). Il percorso si può dividere in due parti, la prima da Mullan a Cataldo e ritorno, tutta in discesa, la seconda da Cataldo a Plummer (200 m scarsi di dislivello in salita) con rientro ad Harrison. Questo perché, malgrado la leggerezza del percorso, sono molte le occasioni per scattare foto. Obbligatoria una sosta all’antica stazione del treno di Kellog e, arrivati a Cataldo, alla vecchia missione gesuita. Per raggiungere Mullan prendere la Hwy 90 da Wallace in direzione est con uscita 68/69. Per la seconda sezione bisogna portare l’auto a Cataldo e, fatto il tragitto, ritornare a prenderla in autostop o bus da Harrison (o pedalare per 42km). Ad Harrison per pernottare consiglio il The Lakeview Lodge (www.lakeviewlodge-harrison-idaho.com).
La capitale dell’ Idaho - chiamata 'la citta’ degli alberi' - è annoverata tra le 10 città più ciclabili del mondo. Inimmaginabile il numero di cittadini che si spostano su velocipedi di tutti i tipi. Esiste persino un bancone di pub con tanto di birra alla spina che si muove a pedali per la città. Tantissime le opportunità di combinare tra loro le piste ciclabili cittadine e i sentieri fuoristrada delle alture circostanti. Procuratevi la loro mappa. Una piacevole, dolce e panoramica salita da farsi la mattina presto è quella di Table Rock per poi scatenarsi al ritorno sul River Greenbelt, una pista ciclabile che dal centro della città porta, in direzione sud-est, fino a Lucky Peak Park, dove c'è un bel lago in cui bagnarsi. Suggerisco di soggiornare al Red Lion Downtowner (redlion.rdln.com) o al Modern Hotel (www.themodernhotel.com), molto ben situati.
Percorso: portare le bici al parcheggio Military Reserve, salire a Table Rock, rientrare a ritroso, deviare su State Street, deviare su Harrison Road, portarsi su Hill Road e percorrerla fino ad incrociare Gary Lane. Da qui scendere a Gleenwood, dove inizia il Boise River Greenbelt. Percorrerlo fino al finale di Lucky Peak Park e ritornare a ritroso fino all’incrocio con Broadway Avenue, da cui si risale al punto di partenza.
Una vacanza in Idaho non e’ solo bici e trekking. Ma rafting a Hell’s Canyon sullo Snake River, il salto delle Shoshone Falls, più alte delle cascate del Niagara, la storica cittadina mineraria di Wallace, un salto indietro nel tempo, la riserva indiana di Nez Perce e il suo istruttivo museo di Spalding, la pesca al salmone di Riggins, i laghi di Coeur d’Alene e di Peyette, e ben 30 Scenic B-ways su cui liberare gli scatti della propria macchina fotografica in un susseguirsi di montagne, praterie, foreste, laghi e fiumi da documentario televisivo. Senza dimenticare una degustazione in una delle quasi 40 vinerie sparse nel territorio. Il vino negli Stati Uniti non e’ più solo California, ve lo rammenteranno orgogliosi. Quando gli scouts Lewis e Clark giunsero qui ad inizio ‘800, sulla rotta della maggiore esplorazione del Nord America alla ricerca di un collegamento tra Atlantico e Pacifico, e caparbi arrivarono due anni dopo alle spiagge dell’Oregon, gettarono le basi per la nascita dell’America moderna. Il passaggio di nord-ovest via terra verso la costa era stato aperto, il progresso era pronto a lanciare la nuova nazione verso l’estremo occidente e il lontano oriente.
ARIZONA A PIEDI E IN BICICLETTA
IN BICICLETTA SULLE ORME DI TORO SEDUTO