PER UNA LEGGE NAZIONALE SUL RECUPERO DELLE VIE D'ACQUA AL CICLOTURISMO

Fiab, Enti di Bonifica, Università di Cagliari e Politecnico di Torino presentano una proposta comune che coniuga risanamento e uso dei canali come motore del turismo.

Bonifica, realizzazione di infrastrutture e gestione della rete di canali irrigui è un tema chiave per la messa in sicurezza del territorio, anche considerato che parliamo di oltre 200.000 chilometri di rive. Un patrimonio di vie d'acqua da gestire per risolvere problemi di dissesto idrogeologico, per mettere o mantenere in efficienza le reti idriche, per ampliare la rete di ciclovie lungo fiumi e canali generando percorsi di vacanze sostenibili, come occasione di sviluppo di turismo e cultura con la creazione di posti di lavoro e la conseguente ricaduta economica sul territorio. Una risorsa spesso sprecata per la difformità delle norme, legate anche alla grande varietà del territorio italiano.

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Per rispondere a queste difficoltà, FIAB -Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ANBI- Associazione Nazionale degli Enti di Bonifica e Irrigazione, CIREM -Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell'Università di Cagliari e Politecnico di Torino -Dipartimento di Architettura e Design hanno elaborato un documento “Indirizzi per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d'acqua” , risultato dall'accordo di collaborazione siglato dalle quattro realtà per lo “lo sviluppo di iniziative e programmi di ricerca per lo studio delle relazioni tra la rete nazionale dei corsi d’acqua e la rete delle ciclovie regionali e nazionali, con particolare riferimento all’armonizzazione delle norme che ne disciplinano la gestione in sicurezza”.

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29/10/2021

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